Ricarica dell’auto elettrica e welfare aziendale.

Ricarica auto elettrica e welfare aziendale.

 

Molte aziende hanno scelto di inserire diversi servizi di welfare aziendale per migliore il benessere dei propri dipendenti. Ci sono aziende nelle quali il datore di lavoro ha deciso di aumentare il benessere dei propri lavoratori con servizi assistenza all’infanzia, come per esempio la creazione di un nido aziendale o il rimborso delle spese sostenute dai lavoratori per coloro che si avvalgono di baby sitter.

Nell’era della transizione energetica, dove l’aumento della mobilità elettrica è in costante crescita, alcune aziende stanno introducendo nei piani welfare aziendali la ricarica delle auto elettriche.

La nostra mobilità sta cambiando e la mobilità 100% elettrica zero emissioni ha ormai preso piede, sia a livello privato che a livello aziendale.
Molte sono infatti le aziende che scelgono di fornire ai propri dipendenti che guidano green la ricarica dell’auto elettrica in un progetto di welfare aziendale. Questo in un’ottica di sostenibilità e come aspetto strategico ad integrazione di un efficientamento energetico generale dell’azienda.

Ma cosa si intende per welfare aziendale e come viene applicato alle ricariche di auto elettriche? Questo concorrono alla formazione del reddito da lavoro dipendente?

 

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Cosa si intende per welfare aziendale?
Ricarica gratuita dell’auto elettrica e welfare aziendale.
La ricarica gratuita di auto elettriche offerta ai dipendenti che guidano un’auto elettrica non rientra nel reddito da lavoro dipendente.
Il benefit di ricarica gratuita dell’auto elettrica come welfare aziendale è esente da reddito con dei limiti.

 

Cosa si intende per welfare aziendale?

Nel welfare aziendale sono compresi servizi e beni che l’azienda mette a disposizione del propri dipendenti con obiettivo di sostenere il reddito del dipendenti stessi.

L’obiettivo è quello di aumentare il potere di spesa del lavoratore e di conseguenza il suo benessere e la sua vita sia privata che lavorativa, anche attraverso dei vantaggi fiscali.

I beni e servizi oggetto del welfare lato dipendenti hanno l’esenzione totale o parziale da contributi ed imposte. 

Lato azienda invece beneficiano dell’esenzione contributiva parziale o totale secondo quanto stabilito dalla legge. Beneficiano dei welfare aziendali i dipendenti a tempo indeterminato.

 

Ricarica dell’auto elettrica e welfare aziendale.

La ricarica delle auto elettriche zero emissioni può rientrare nel welfare aziendale o viene tassata come reddito da lavoro dipendente?

 

Se l’azienda offre un servizio di ricarica gratuita per i veicoli elettrici ai propri dipendenti che guidano un’auto elettrica (sia essa in proprietà o a noleggio a lungo termine) e questo rientra in una progetto di welfare aziendale, la ricarica è esclusa dalla tassazione del reddito da lavoro dipendente comportando così un vantaggio fiscale.

Lo stabilisce l’Agenzia delle Entrate che con la risposta all’interpello n° 329 del 10 giugno 2021 riepiloga quali siano le regole che determinano la corretta imposizione fiscale.

Questa apertura è apprezzabilissima, ma va senza dubbio valutata considerando le caratteristiche dell’interpellante.
L’interpellante è stata una holding mista che da anni ha deciso di investire nell’efficientamento energetico delle sue aziende anche attraverso una seria ed importante opera di sensibilizzazione e di informazioni nei confronti dei propri dipendenti.

La holding, dopo aver provveduto ad un rinnovo del proprio parco auto aziendale con mezzi elettrici e ibridi, offre sei mesi di ricariche gratuite ai suoi dipendenti. I dipendenti devono ovviamente guidare un’auto elettrica o devono decidere di farlo entro un tempo stabilito.

Le ricariche saranno soggette e limitazioni per evitare abusi e l’energia utilizzata sarà quella prodotta dagli impianti fotovoltaici dell’azienda stessa o fornita da terzi attraverso delle convenzioni.

L’agenzia delle entrate risponde riconoscendo questa iniziativa come utile al sociale e quindi  – come predisposto dalla normativa – essa non concorre alla formazione del reddito da lavoro dipendente per i beneficiari.

 

La ricarica gratuita di auto elettriche offerta ai dipendenti che guidano un’auto elettrica non rientra nel reddito da lavoro dipendente.

Rispettando determinate condizioni il servizio di ricarica dell’auto elettrica non determina i reddito.

Come anticipato per l’Agenzia delle Entrate l’offerta di ricarica gratuita ai dipendenti che guidano auto elettriche non concorre al reddito a patto che vengano rispettate le condizioni che seguono:

  • il servizio o l’opera deve essere messa a disposizione di tutti i dipendenti o di categorie di dipendenti.
  • Il servizio o l’opera deve riguardare solo le erogazioni in natura e non erogazioni che rappresentano sostituzioni di denaro.
  • Il servizio o l’opera devono avere come obiettivo finalità di istruzioni, educazione, assistenza sociale o sanitaria come da articolo 100, comma 1 del TIUR.

 

Su queste basi l’Agenzia delle Entrate stabilisce quindi che il benefit di fornitura di ricarica elettrica ai dipendenti rientra nel regime di esclusione dal reddito da lavoro dipendente (come da articolo ex articolo 51 comma 2, lettera f del Tuir).

Questo perché va a soddisfare il requisito con finalità educativa di utilizzo consapevole delle risorse,  così come previsto dalla norma e come specificato anche nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza PNRR.

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Il benefit ricarica gratuita dell’auto elettrica come welfare aziendale è esente da reddito con dei limiti.

La legge stabilisce un limite per il periodo di imposta 2022.

Se, come abbiamo detto, il benefit di ricarica gratuita dell’auto elettrica è esente da tassazione è giusto ricordare che ci sono dei limiti.

Per il 2022 la soglia di esenzione da tassazione per beni e servizi forniti al dipendente dall’azienda torna a 258, 23 euro,
come previsto dall’art.
 51 comma 3 del TUIR.

Le deroghe erano state introdotte dalla normativa emergenziale per la pandemia Covid 19 .

 

Un motivo in più quindi per #sceglieredinoleggiare un’auto elettrica.
I vantaggi di guidare green sono tanti anche a fronde dell’aumento costante dei punti di ricarica.
Basti pensare che solo in Italia le stazioni di ricarica (sia a corrente alternata che a corrente continua) sono cresciute ancora nei primi sei mesi del 2022. Andando in giro ce ne possiamo accorgere osservando le isole di rifornimento dove possiamo notare un numero sempre maggiore di colonnine elettriche. Secondo quanto riportato da una ricerca di motus-e ad oggi in Italia abbiamo installate quasi 28.000 infrastrutture di ricarica divise in circa 14.000 stazioni e circa 12.000 luoghi con accesso pubblico e molte delle quali alimentate da un impianto fotovoltaico.

Hai ancora dei dubbi? Leggi qui perché noleggiare un’auto elettrica conviene.

Se invece sei già convinto che la strada della mobilità elettrica è la tua strada noleggia con noi!

Contattaci per scegliere insieme a noi l’auto elettrica più adatta a te!

 

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