Come viene prodotta e come funziona la batteria di un’auto elettrica? E’ il nostro nuovo modo di muoverci, è il presente e il futuro della mobilità. Parliamo e leggiamo quotidianamente di auto elettriche…ma sappiamo come viene prodotta e come funziona la batteria di un’auto elettrica?
#telospiegaeurekar
Inutile dire che le batterie delle auto elettriche sono uno degli elementi fondamentali di queste vetture. Garantiscono differenti capacità di autonomia a seconda della loro potenza espressa in kWh e sono in grado di accumulare energia chimica e di rilasciarla sotto forma di elettricità trasferita al motore elettrico. Quest’ultimo, poi, la trasforma in energia meccanica, consentendo così all’auto di muoversi.
Come funziona la batteria di un’auto elettrica?
La batteria è un dispositivo che converte l’energia chimica in energia elettrica in modo reversibile. Attualmente le batterie utilizzare nel settore automotive sono batterie litio-ione ma non si escludono in futuro sviluppi di possibili alternative. Le batterie al litio non necessitano di cicli di carica e di utilizzo completi.
Base del funzionamento della batteria è il processo chimico che produce un flusso di elettroni che va dall’anodo (carbonio o litio metallico per quanto riguarda le batterie automotive) a catodo (ossidi di vari metalli) che riceve elettroni generando così corrente continua.
Con cosa viene prodotta la batteria di un’auto elettrica?
Produrre batterie al litio è un processo complesso e articolato per il quale servono competenze specifiche.
Proviamo a semplificare prendendo in considerazione le fasi principali di produzione
Alla base della produzione di una batteria ci sono materiali come litio, cobalto, manganese, nichel e ferro con i quali vengono composte le singole celle che poi vengono assemblate nella batteria. La batteria è infatti composta da tanti moduli fatti di celle che all’interno hanno le materie attive.
La produzione delle celle avviene presso aziende specializzate le quali trattano materiali attivi producendo fanghi con materiali carboniosi e leganti.
La miscela risultante viene versata su un sottile foglio di metallo (alluminio per catodo e rame per l’anodo).
A questo punto il materiale viene scaldato con appositi riscaldatori che eliminano il solvente. Il rullo viene poi pressato in modo che raggiunga la compattezza ideale. I rotoli vengono quindi tagliati in quadrati o rettangoli e si fanno pacchetti con separatori di polimeri e fibre di vetro.
La cella così formata viene insacchettata in una coffee bag delle dimensioni di circa metà di un foglio A4.
Moduli di celle formano il pacco batteria, che può essere connesso in vario modo e avere diverse caratteristiche.
Le materie prime
Il litio si trova in Australia, dove viene recuperato dai minerali (spodumene) e nel cosiddetto triangolo del litio, nella regione andina fra Argentina, Bolivia e Cile.
Per un veicolo elettrico la durata delle batterie è di circa 8 anni, con un decadimento di circa il 10% della capacità dopo ben 500 cicli di ricarica.
Tesla è l’unico produttore di auto elettriche a produrre anche le batterie. Oggi, la Gigafactory produce infatti i motori elettrici e i gruppi batterie di Model 3, oltre ai prodotti di stoccaggio energetico Tesla, come Powerwall e Powerpack. … Attualmente, in termini di KWh, Tesla produce più batterie del totale di tutte le case automobilistiche.
Come si smaltiscono le batterie dell’auto elettrica?
In Italia sono presenti aziende che provvedono allo smaltimento del litio e di tutte le sostanze nocive contenute negli accumulatori. Spesso inoltre le batterie trovano una seconda vita.
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